Lenian 24/07/11 h 1.07.24
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Oggetto: Regolamentazione in materia di Resurrezioni
La seguente tabella sostitisce le precedenti regole riguardo alla Resurgo. Nello stabilirla è stata fatta una media della morti che un pg comune può subire o ha subito (nel caso dei pg attualmente giocanti) nell'arco della sua vita ruolistica. Le nuove regole non hanno effetto retroattivo.
Il Consiglio dei Saggi, unitamente a tutti i membri dello Staff, è concorde
nel voler scoraggiare le uccisioni a cuor leggero dei personaggi, gli scontri
troppo facili e un conseguente abuso della possibilità di resurrezione. E'
stato pertanto deciso di porre dei paletti fissi ed altri facoltativi all'interpretazione
del pg "risorto" dopo la sua morte, affinché si possa giocare
il tutto in maniera coerente e corretta, secondo i canoni della nostra comunità:
- Prima resurrezione: Amnesia totale sugli ultimi 7 giorni pre-morte;
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Seconda resurrezione: Amnesia totale su di un lasso di tempo più lungo (concordabile fra giocatore e persona preposta alla resurgo. Da un minimo 2 mesi ad un massimo di tempo compreso tra la prima e la seconda resurrezione);
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Terza resurrezione: Come seconda volta + perdita di 10 punti ad ogni caratteristica;
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Quarta resurrezione: Come terza volta (perdita di caratteristiche
cumulativa alla precedente) più difetto permanente: dalla semplice balbuzie, alla
cecità/mutismo/sordità, difficoltà motoria. Di preferenza il danno
subito è di natura neurologica;
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Quinta resurrezione: Morte definitiva del Pg
A livello interpretativo, in linea di massima il pg risorto dovrà necessariamente patire uno stato
fisico alterato: debilitazione, spossatezza, mancanza di appetito, fiacchezza,
pressione bassa, difficoltà a respirare (una sorta di asma cronico, magari)
sono esempi di uno o più sintomi che si possono giocare, quantomeno in un
primo periodo.
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