Background di Demios
 
  

DEMİOS DE LA YOHER – IL FIGLIO DEL NULLA, PRINCIPE DEL CAOS

  
“Quando il figlio del caos si risveglierà e aprirà gli occhi, il tempo si spezzerà. Il sangue sarà fiume, la morte sarà legge, e gli dei cadranno in ginocchio.”
– Estratto dal Libro dell’Estinzione, tomo proibito, Torre Nera
  

  

Demios non fu generato. Fu liberato.
  Nella pietra spezzata di Tymar, isola sepolcro oltre le mappe del mondo, un vento portò la sua venuta. Non vi fu parto. Solo un urlo nel buio, e l’odore acre del ferro. Le madri abortirono. I veggenti tacquero. Le ossa cominciarono a cantare.

  

Demios de la Yoher non venne al mondo per viverlo, ma per consumarlo.

  

Giunse a Necromunda giovanissimo, attratto da una visione ricorrente: una torre che sanguinava, un trono fatto di spine e voci. Lì, nella Torre Nera, sede dell’Ordine della Fenice, trovò ciò che cercava: potere senza redenzione, l’amore.

  

Fu accolto, addestrato e temuto. Ma non imparò: ricordò. Come se la necromanzia fosse scritta nel midollo delle sue ossa.
  Al tempo di Theon imperatore, Pandemonia figlia del demone Necronomic, trovò ciò che era già stato inciso nell’anima di Demios da forze preesistenti all’universo.

  

  

Nel suo sangue ardevano tre fiamme nere: 

  • Locost, il Bevitore d’Anime
  • Vestral, il Tessitore di Trame   
  • Raggok, Signore dei Non Morti – l’unico al quale Demios giurò eterna fedeltà
   Con il tempo, l’allievo si fece maestro. Il maestro si fece catastrofe.

  L’Ordine tremò, le cripte si aprirono.
  Demios assunse il titolo di Tiranno del Trono di Rubino, colui che brucia non per rinascere, ma per ridurre ogni cosa in caos eterno.


   Ma nel cuore del Distruttore, una crepa rimaneva viva.

  Una crepa tanto profonda ed imperitura da portarlo a non assolvere al grande progetto del suo creatore RAGGOK che lo voleva e tuttora lo vuole tra  le schiere dei suoi non morti.

  

Pandra.
  Regina di Necromunda.
  Figlia dell’Abisso.
  Sovrana dei Silenzi.
  Immortale nel suo cuore.

  

Lei e Demios furono amanti, in un tempo in cui l’ombra era ancora tiepida e l’ambizione non aveva ancora divorato tutto. Il loro amore fu un patto non scritto, una collisione tra due potenze destinate a schiantarsi. Lei lo desiderava. Lui voleva contenerla. Entrambi fallirono.

  

  

Quando giunse l’ora della sua ascesa, Pandemonia scomparve.
  Non per timore.
  Non per sottomissione.
  Ma per motivi che nessuno ha mai compreso.

  Alcuni dicono che vide il vero volto di Demios, e in quel volto scorse il vuoto.
  Altri sussurrano che ascoltò voci dalle profondità della Torre, e perse il senno.
  Oppure comprese qualcosa che nessun altro poteva comprendere… e fuggì.

  

Demios non l’ha mai perdonata. Ma neanche l’ha mai dimenticata e per lei continuerà a sfidare il volere di Raggok, per non rinunciare a quel malato amore.

  

Il giorno dell’Incoronazione, fu SiannaLeFair sua mentore e confidente a posare sul suo capo la corona d’ossa.
  I morti ulularono.
  I cieli si strapparono.
  E Raggok rise.

  

  

Da allora, SiannaLeFair la Fenice Nera rimane al suo fianco, consigliera più fidata, voce dell’ombra, guida nell’abisso. Nessuno conosce Demios meglio di lei. Nessuno osa sfidarla. Nemmeno lui.

  
  

Simboli della Fine

       
  • Sigillo De La Yoher: vincolo eterno, serbatoio di anime. Chi vi entra non ricorda d’essere mai vissuto.   
  • Marchio di Raggok: pupille ambrate con le iridi come quelle di una serpe, simbolo della rinascita in nome del suo Padre e Signore
  
  

Destino

  

Demios non cerca dominio. Cerca dissoluzione.

  

Vuole un mondo senza tempo, senza struttura, senza speranza. Un mondo in cui il Caos sia Dio, e il Nulla sia verità. Non è un re. Non è un profeta.
  È il boia dell’esistenza.

  
  

Così è scritto. Così sarà.
  Quando la Fenice Nera spiccherà il volo, ogni cosa che vive, piangerà il privilegio di morire.

  
  

  

Profezia del Caos Infranto

  
“Sotto il terzo cielo insanguinato,
  quando l’ultimo cuore umano cesserà di battere,
  un uomo senza tempo brucerà i pilastri della creazione.
  Egli indosserà la morte come veste,
  e il suo sguardo spezzerà i sette veli del cosmo.”
  
“L’apocalisse nera sorgerà tra fiamme d’ombra e il suo canto sarà dolore puro.
  Gli dei cadranno in ginocchio,
  i santi bruceranno nella grazia negata,
  e ogni parola sarà dimenticanza.”
  
“Demios è il seme dell’annullamento. E quando il suo nome sarà gridato dai morti,
  l’universo respirerà per l’ultima volta.”